Suicidio


Suicidio

(testo e musica: Lucio Dalla - Arr.: Lucio Dalla, Beppe D'Onghia, Roberto Costa - Orchestrazione e direzione d'orchestra: Beppe D'Onghia - Prodotto da: Pressing Line Musiza)

Spoletta:
Conte, siete in arresto, non fate resistenza...

Angelotti:
Non vi avvicinate! Se perdete la preda
non sarà vostro il merito di averla alfin scovata

Spoletta:
Aspettate dietro quell'albero senza farvi sentire...
e non un rumore... e non sentite!
Andiamo, signore, è già tardi, non resistete più
ormai non c'è più scelta, se vivere o se morire

Angelotti:
Ma non vedete, non riesco neanche ad alzarmi
e mi chiedete... se voglio vivere o morire

Spoletta:
È notte troppo bella per non vivere,
dal cielo sta cadendo più di una stella,
i cani abbaiano lontano nella campagna
portato dal vento si sente laggiù l'odore del mare
questa notte non fatevi morire signore
almeno fino a quando spunta il sole

Angelotti:
O la corda si stringe al collo
o fino al plotone dell'esecuzione
morire... morire è più di vivere se morire è morire con onore

(coro)
Morire è più di vivere se morire è morire con onore

Spoletta:
Ho pietà per i vostri vent'anni
piangeteli come lacrime d'amore

Angelotti:
No... io ho pietà per chi comanda
io morirò, ma morirò ridendo di lui e del suo disonore
il potere è peste nelle vene, signore
sifilide nel cielo, signore
dove le nuvole non uccidono mai il sole

(coro)
Che con loro si riposa per tornare che è migliore

Angelotti:
Il potere è il contrario dell'amore
è peste nel cuore dove non c'è ombra di Dio
Dio non ha carrozza ne' oro, imbroglio e convenienza
è uccello che non sbanda
è fulmine che scalda
è vento libero che sposta anche le stelle
... è libertà...

Spoletta:
Ma che cos'è la libertà se non ogni mattina vedere il sole

Angelotti:
Chiedilo ai tuoi figli che cos'è la libertà...

Spoletta:
Tu e i tuoi poveri vent'anni Angelotti:
(ricordati di me)

Spoletta:
potreste essere a me figli
quei figli che non ho avuto, che non avrò mai,
cuori fatti a pezzi e volati via
fiori... passeri spezzati, fulminati dalla grandine in tempesta
anime senza pace che mi urlano ancora
dentro a quel pozzo buio che è la mia testa

Angelotti:
(ricordati di me)

Spoletta:
occhi divorati, prigionieri, occhi senza palpebre,
inghiottiti da me senza dolore
mi mordono lo stomaco, nemici del sonno,
per i miei giorni, i miei anni... per tutte le mie ore...

Angelotti:
Ricordati di me...

Spoletta:
Voi figlio di padre tanto amato
ascoltate chi per figlio ha avuto solo inganno, torti e dolore
consegnatevi, signore...

Angelotti:
Voi, se siete capace ancora di un po' d'amore
consegnatemi voi la vostra pistola
e anche un po' del vostro cuore
che io concluda qui, ora, ogni mio dolore
senza dare alla belva, Scarpia, nessuna soddisfazione
Finiscon qui i miei vent'anni
con un gesto lieve
di un leggero dolce attimo che è l'amore
...amore... ti ho cercato ed eri dentro già al mio cuore...

Angelotti + Spoletta:
...amore... ti ho cercato ed eri dentro già al mio cuore...

errei